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Come riconoscere le mascherine di qualità

Come riconoscere le mascherine di qualità

Anche se la morsa della pandemia si è allentata negli ultimi mesi, l'impiego delle mascherine è rimane uno dei sistemi più sicuri per ridurre al minimo il rischio di contagiare gli altri e di venire a contatto con il patogeno.

Questo a patto, però, che si scelga di utilizzare prodotti con determinate caratteristiche, disponibili in farmacia, imparando soprattutto a riconoscere non soltanto le categorie delle mascherine, come le celeberrime ffp2, ma anche le caratteristiche dei tristemente famosi falsi che continuano a sbucare sul mercato nonostante le pesanti sanzioni e sequestri.

Impariamo a riconoscere una mascherina di qualità

Innanzitutto di devono ricercare i timbri e le indicazioni che devono essere presenti per legge sui DPI. Anche se sempre possibile falsificare qualsiasi marchio, una mascherina di qualità si riconosce immediatamente perché riporta in bellavista le indicazioni necessarie ovverosia il marchio CE.

Questo indica la conformità con gli standard europei e deve essere stampigliato, di solito a inchiostro, sul corpo della mascherina, oppure l'indicazione KN95, in alternativa FFP2, riportata sul corpo in tela speciale. Come i prodotti disponibili in farmacia.

In alcuni casi l'indicazione di trova sulla confezione. Se questa marchiatura non dovesse essere presente, sicuramente ci troviamo di fronte a un prodotto non conforme e da evitare e, persino, in alcuni casi da segnalare alle autorità se viene spacciato per quello che non è.

Ci sono poi anche le mascherine FFP3, che offrono un grado superiore di sicurezza, mentre le FFP1 non danno nessuna garanzia, perché non filtrano le droplets, ovverosia le goccioline di saliva su cui si trova il virus. La normativa su cui si basano le mascherine di qualità è la EN149/2001.

Attenzione a che mascherina usate

In giro si trovano molte mascherine, alcune delle quali di ottima qualità ma completamente inadatte per questo tipo di protezione. È il caso, per esempio, delle mascherine sanitarie FFP1, che possono essere indossate sopra una regolamentare per un ulteriore grado di sicurezza.

A voltare si vedono indossate da parte di operatori sanitari e medici, sia per prolungare la vita utile del DPI che indossano per legge, sia per aggiungere un ulteriore strato di protezione.

Le caratteristiche delle mascherine dipendono dal tessuto con cui sono realizzate, che deve essere multistrato assorbente per uso medicale, quindi non di comune stoffa, che può essere impiegata soltanto come copertura estetica.

Da ribadire come le mascherine a norma disponibili in farmacia non solo non bloccano l'afflusso di aria, ma sono pensate per fermare le gocce di saliva in cui si trova il virus e non le particelle virali libere, che sono in quantità trascurabile e comunque non sperano gli strati.

Altri elementi importanti da tenere in considerazione, ma più dal punto di vista pratico, sono quelli costruttivi delle varie tipologie di mascherina che devono avere elastici robusti, evitando quelli in gomma nuda, che tendono a staccarsi.

Dettagli costruttivi, come il tipo di elastico, la compatibilità con gli agganci non a orecchio, ma con il tensionatore per la nuca e i timbri, sono elementi da considerare per scegliere bene una mascherina contro il Covid.

Le mascherine di buona qualità disponibili nelle farmacie hanno gli elastici fusi sulla tela e non incollati, per resistere meglio allo stress. Un passaggio di conferma della qualità per la mascherina è il luogo dove viene acquistata.

Bisogna sempre evitare quelle provenienti dai mercatini o da negozietti poco affidabili, optando per i prodotti da supermercato delle grandi catene, che effettuano un controllo all'origine, ma ancor meglio quelle distribuite dalle farmacie, perché sono sempre prodotti professionali e pensati per la tutela delle persone.